A seconda del tipo di intervento ed immobile si può usufruire o dell'ECOBONUS o del BONUS CASA.
In genere, possono beneficiare dell'Ecobonus anche immobili con destinazione d'uso diverse dall'abitativo, purché riscaldate.
Aliquota detrazione: 65%
Come riportato nei documenti scaricabili (cliccandoci sopra) "pompa di calore" e "faq ecobonus", in particolare la 5D e 6D, questa agevolazione si può ottenere solo in caso di sostituzione (anche parziale) del generatore di riscaldamento. Quest'ultimo potrebbe essere anche un condizionatore con inverter, ma bisognerebbe dimostrare che lo stesso può essere utilizzato come fonte di calore principale, anche se non l’unica presente, per gli ambienti dell’immobile oggetto dell’intervento.
Occorre fare comunicazione all’ENEA dell’intervento attraverso il portale ECOBONUS: https://ecobonus2020.enea.it/index.asp
E' bene rivolgersi ad un tecnico competente per eseguire tale operazione.
Occorre infine conservare schede tecniche, fatture e bonifici.
Si ricorda che è possibile trascinare al 110% l'aliquota di 65%, se l'intervento in oggetto viene eseguito contestualmente ad uno degli interventi trainanti per il Superbonus 110%.
Solo per immobili adibiti ad abitazione (Vedi “faq bonus casa”- in particolare la faq 8B esclude definitivamente gli immobili non abitativi dal bonus casa).
Aliquota detrazione: 50%
Per un'abitazione, la spesa per l'installazione di un nuovo condizionatore può essere detratta al 50%, senza che se ne debba obbligatoriamente sostituire uno esistente e anche senza dover aprire una pratica edilizia (in merito si veda FAQ 4B e 5B dell’allegato “faq bonus casa”).
In fattura bisogna fare riferimento all’art 16-bis del DPR 917/1986, pagare con bonifico "ristrutturazione", e poi inviare a ENEA alcuni dati tramite il portale https://bonuscasa2020.enea.it/index.asp.
Scarica qui la “guida rapida bonus casa”, utile per capire come fare l’inserimento nel portale BONUS CASA: non serve essere un tecnico abilitato per fare tale comunicazione.