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EMISSIONI IN ATMOSFERA EVITATE GRAZIE AI NOSTRI PROGETTI DI SUPERBONUS 110%

in questo articolo vogliamo mostrarvi con numeri reali il beneficio ambientale prodotto dai lavori di efficientamento che abbiamo seguito in prima persona.

utilizzando un quoziente familiare secondo quanto prevede l'art. 119, comma 8-.

Abbiamo preso un campione di 12 unifamiliari i cui lavori sono concluso e che ho seguito dall'inizio del superbonus nell'ormai lontano 2020 ad oggi. Grazie ai dati certificati dalle asseverazioni ENEA redatte dal sottoscritto, si è stimato un RISPARMIO ANNUALE DI ENERGIA PRIMARIA* non rinnovabile pari a 210.823 kWh/anno. Tale risparmio è così suddiviso tra le diverse tipologie di intervento: circa 60% dovuto ad interventi di isolamento, 30% grazie alla sostituzione del generatore di calore per il riscaldamento, 5% con la sostituzione degli infissi ed il restante 5% per la sostituzione di produttori di acqua calda con scaldacqua in pompa di calore e/o con impianti di solare termico).

Prossimamente faremo un'articolo dedicato (corredato anche da grafici) sulla quantificazione del risparmio di energia non rinnovabile dei progetti di Superecobonus che abbiamo seguito in prima persona. Questi dati infatti non sono completi dell'apporto (sempre in termini di risparmio di energia primaria non rinnovabile) del fotovoltaico, delle batterie d'accumulo e delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Tali valori non vengono infatti calcolati automaticamente dai software di modellazione termotecnica o da ENEA infatti meritano una analisi maggiormente approfondita in quanto per valutare l'impatto ambientale (trattandosi di prodotti di nuova installazione) occorre valutare l'intero ciclo di vita del prodotto stesso.

Per poter conteggiare i singoli contributi di ciascuna fonte o vettore, di frequente espressi con diverse unità di misura, in un unico valore, è necessario valutare il diverso impatto dei processi di trasformazione e di conversione dell’energia nelle diverse forme. L’approccio dell’energia primaria rende possibile una semplice addizione delle diverse forme di energia (ad esempio termica ed elettrica).

Nell'ipotesi semplificativa che questa energia primaria fosse prodotta - prima degli interventi - da una caldaia a gas (tecnologia più diffusa), grazie ai lavori da noi seguiti abbiamo evitato le emissioni in atmosfera di circa 44 ton/anno di CO2, quindi in media abbiamo risparmiato all'atmosfera del futuro quasi 4 ton/anno di CO2 per ogni edificio unifamiliare.

Ma cosa sono le fonti energetiche primarie?

Sono quelle fonti presenti in natura prima di avere subito una qualunque trasformazione. Tali fonti si distinguono in esauribili e rinnovabili: le fonti energetiche esauribili (carbone fossile, lignite picea e xiloide, petrolio greggio, gas naturale, i combustibili nucleari) e le fonti di energia rinnovabili (es. idraulica, solare, eolica, biomasse, geotermica).

*Definizione di energia primaria:

Si misura in [J], in alternativa in [kWh]. L’energia è definita primaria quando è presente in natura e non deriva dalla trasformazione di nessuna altra forma energetica. È definibile come il potenziale energetico presentato da diversi possibili vettori e/o dalle diverse fonti energetiche anche non rinnovabili nella loro forma naturale (quando non hanno ancora subito alcuna conversione o processo di trasformazione). L’uso finale dell’energia può richiedere infatti diversi vettori energetici che consentano il trasporto e l’utilizzo finale dell’energia.

Se sei il proprietario di una unifamiliare,

se rientri nei parametri trattati in questo articolo,

se non sei spaventato da tutto quello che hai sentito e letto in questi due anni sul superbonus 110%,

se vuoi contribuire anche tu a ridurre le emissioni in atmosfera di 4 tonnellate di CO2 ogni anno, allora Contattaci da qui o invia la tua richiesta a info@giacomocantu.it e cercheremo di aiutarti.

Ah, ricordati che, come diceva qualcuno, NON ESISTONO PASTI GRATIS ! .... anche se ci avviciniamo al Natale....