Quando serve produrre la Legge10 in EMILIA ROMAGNA* si inizia sempre sentir parlare di Scaldacqua in Pompa di calore, o meglio, grazie al vizio ormai diffuso della volgarizzazione industriale, lo si sente chiamare per antonomasia: "il NUOS" !
Con le pratiche del Superbonus e non, ci capita spesso che gli interventi ricadano nelle casistiche del DM 26/06/2015 di Ristrutturazione importante di secondo livello o di Ristrutturazione dell’impianto termico.
Con Ristrutturazione dell’impianto termico si intende la contemporanea sostituzione dei sistemi di: generazione (es. caldaia), distribuzione (es: collettori e tubazioni) ed emissione del calore (es: termosifoni o riscaldamento a pavimento).
Tra le verifiche richieste dalla cosiddetta ex-Legge10 del 91 è presente quella della copertura del fabbisogno di acqua calda sanitaria da fonte di energia rinnovabile. Nel caso in cui i committenti abbiano già optato per l’installazione di una caldaia a condensazione per il riscaldamento (e non una pompa di calore), per soddisfare la suddetta verifica, per la produzione di acqua calda sanitaria possiamo optare per:
In questo articolo analizziamo la prima soluzione.
Al di là di quanto richiesto dalla legge (che comunque ha le sue buone motivazioni tecniche), abbiamo osservato che spesso sia i committenti che gli idraulici hanno delle remore nei confronti dello scaldacqua in pompa di calore.
Di seguito proviamo a dare risposta ai dubbi che sono stati sollevati sull’argomento, prendendo ad esempio lo scaldacqua Ariston Nuos Evo 110 A+, e considerando un fabbisogno di acqua calda secondo valori convenzionali della norma UNI/TS 11300-2 per il caso di un’abitazione di 85 m2.
*Queste considerazioni valgono per la Regione Emilia Romagna che con n decreto regionale ha integrato/modificato il DM nazionale. Nelle altre regioni tale obbligo delle rinnovabili durante una casistica di Ristrutturazione importante di secondo livello o di Ristrutturazione dell’impianto termico o non sussiste e è differente.
Quindi ribadisco che il contenuti di questo articolo sono da ritenersi validi e applicabili agli interventi ubicati nella sola Regione Emilia Romagna.
Essendo in pompa di calore, lo scaldacqua funziona attraverso un ciclo termodinamico con un fluido refrigerante (nel caso specifico del Ariston Nuos Evo 110 A+ il gas è R134a), che viene fatto evaporare acquistando calore dall’ambiente esterno, viene compresso da un compressore che utilizza energia elettrica, e poi fatto condensare in un condensatore, dove cede calore all’acqua calda sanitaria. L’efficienza si chiama COP (Coefficient of Performance) ed è il rapporto tra calore ceduto all’acqua calda sanitaria e energia elettrica utilizzata dal compressore. Nel nostro scaldacqua di esempio il COP è 2.50 (alla temperatura esterna di 7°C e temperatura dell’acqua di 53°C).
Facciamo un confronto tra un caso A: Scaldacqua in pompa di calore + Caldaia a condensazione solo per riscaldamento (per esempio Immergas 12 kW TT Plus); e un caso B: Caldaia a condensazione per riscaldamento e acqua calda sanitaria (per esempio Immergas 24 kW TT Plus).
Supponiamo che i consumi per il riscaldamento siano uguali nei due casi.
Per quanto riguarda l’acqua calda sanitaria, nel caso A il consumo annuo è di 862.7 kWh elettrici; nel caso B il consumo è di circa 2156.7 kWh termici, che significa 201.75 Nm3 di gas naturale. Ipotizzando un prezzo del gas naturale di 1 €/Nm3 e un prezzo dell’energia elettrica di 0.23 €/kWh, dal punto di vista dei costi operativi le due soluzioni sono simili e si hanno 198 € nel caso A e 201 € nel caso B.
In termini di energia primaria totale (EP), vengono utilizzati 2087.7 kWh_EP per il caso A e 2264.5 kWh_EP per il caso B. La differenza si ha in particolar modo confrontando l’energia primaria non rinnovabile (EPnren): nel caso A abbiamo 405.5 kWh_EPnren e nel caso B 2264.5 kWh_EPnren.
Ovviamente la possibilità di sfruttare l’energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico per la produzione di almeno una parte del fabbisogno annuo di acqua calda sanitaria permette di risparmiare sia dal punto di vista economico che da quello dell’energia primaria non rinnovabile, soprattutto se è presente anche una batteria di accumulo. Tuttavia, come spiegato nella risposta 2, anche senza impianto fotovoltaico lo scaldacqua in pompa di calore ha i suoi vantaggi energetici e ambientali.
No. La potenza elettrica assorbita durante il funzionamento in pompa di calore è al massimo 350 W. È presente anche una resistenza integrativa, di 1200 W, ma questa è intesa per attivarsi solo in condizioni estreme.
Facciamo ancora una volta un confronto tra i casi A e B spiegati nella risposta 2. Utilizziamo i prezzi di listino e consideriamo che includano già gli accessori e l’installazione.
Nel caso A il prezzo è di 1762 € per la caldaia (per il riscaldamento) e 1720 € per lo scaldacqua, per un totale di 3482 €.
Nel caso B, il prezzo della caldaia per riscaldamento e acqua calda sanitaria è di 1952 €.
La differenza è significativa: il caso A costa 1530 € in più del caso B. Entrambi i casi attualmente possono beneficiare dell’Ecobonus con aliquota 65%, se viene installato un dispositivo di termoregolazione evoluto per il riscaldamento. Con la possibilità dello sconto in fattura, al netto dei costi finanziari, il caso A avrebbe un costo di 1219 € e il caso B di 683 €. Per approfondire gli ECOBNUS 65% 50% si consiglia la lettura dei seguenti articoli:
Detrazioni fiscali per Condizionatori
Concludiamo questa analisi rispondendo alla domanda generale che ci viene rivolta. Come già accennato nell’introduzione, nei casi di Ristrutturazione importante di 2° livello e Ristrutturazione dell’impianto termico, se le opzioni pompa di calore (per riscaldamento e acqua calda sanitaria) e collettori solari termici sono già state escluse, la normativa ci vincola all’installazione dello scaldacqua in pompa di calore. Le motivazioni sono energetico-ambientali, perché il gas naturale è completamente non rinnovabile mentre l’energia elettrica da rete ha una quota rinnovabile, secondo il mix produttivo nazionale. Purtroppo, il costo di investimento dello scaldacqua è maggiore e, attualmente, i costi di esercizio – quando non è presente un impianto fotovoltaico – non sono abbastanza bassi da giustificare l’investimento dal punto di vista economico.
Ricapitolando, gli svantaggi dello scaldacqua in pompa di calore sono:
I vantaggi sono invece: